La termoformatura per il settore dell’arredamento
Il processo industriale della termoformatura è sempre più utilizzato per la produzione di complementi d’arredo: la possibilità di modellare a piacimento il materiale plastico, unitamente alla versatilità di materiali e processo, fa della termoformatura la scelta ideale per la produzione di sedute e tavoli dal design originale.
Vengono abitualmente prodotti attraverso la termoformatura di materie plastiche articoli di arredamento per la casa, ma anche per uffici, negozi e imbarcazioni.
Molti oggetti di uso comune sono prodotti utilizzando la tecnica della termoformatura: lampade e plafoniere, contenitori, cassettiere, scocche ed interi complementi d’arredo, come per esempio quelli per il giardino.
Usi e materiali dell’arredamento termoformato
La termoformatura è stata scoperta piuttosto di recente dall’industria dell’arredamento, che però ne ha fatto subito uno dei processi industriali più utilizzati per la produzione – in particolare – di sedie e sedute dal design moderno e stravagante.
Quando si parla di termoformatura, non si può prescindere dal citare i materiali utilizzati, in quanto il processo di lavorazione dei polimeri può dare risultati assai diversificati in base alle caratteristiche del materiale e del semilavorato di partenza.
Si possono ottenere sagome estremamente sottili e leggere, scaffalature e cassettiere resistenti al carico o oggetti che giocano con le colorazioni in trasparenza. Tutto dipende, appunto, dal materiale e dallo spessore della lastra che si andrà a lavorare in termoformatura, oltre che dalle tecniche utilizzate per personalizzazioni e colorazioni.
I materiali più utilizzati per l’industria dell’arredamento e del design sono certamente l’ABS, il PC o policarbonato ed il PP, comunemente noto come polipropilene. Vediamo nel dettaglio come vengono usati per la produzione di complementi d’arredo, e quali sono le caratteristiche dei singoli polimeri.
ABS: resistenza e versatilità
L’ABS è un polimero termoplastico le cui caratteristiche più note sono la resistenza agli urti e la durezza. Parlando di termoformatura, è bene sapere che tale processo – specie quando avviene ad alte temperature – ne migliora le caratteristiche estetiche e lo rende più resistente agli sbalzi di temperatura.
Quando viene lavorato ad alte temperature, dunque, l’ABS diventa un materiale dalle ottime proprietà estetiche e strutturali, motivo per cui viene utilizzato per la produzione di moltissimi oggetti di uso comune: per intendersi, anche i mattoncini Lego sono di ABS.
Nell’industria dell’arredamento, vista anche la resistenza ad abrasione e scalfitture, viene utilizzato per la produzione di sedie, tavoli, sgabelli ed altri impilabili per uso esterno.
Essendo anche resistente a solventi, acidi, alcool ed oli, l’ABS viene usato in termoformatura anche per lo stampaggio di componenti per l’arredo bagno, in particolare per mobiletti contenitori, lavatoi, cassettiere e sgabelli da doccia.
Policarbonato: il polimero preferito dai designer
Il policarbonato (PC) è un polimero molto usato in edilizia, aeronautica e nel settore dell’illuminazione. La caratteristica che ne fa un materiale plastico insostituibile, è nella trasparenza totale che si può ottenere dalla lavorazione della materia; questa, unita alla grande resistenza strutturale del polimero, lo rende il materiale ideale per produrre, in particolare:
- Visiere per caschi e parabrezza di motocicli;
- Tettucci e oblò di velivoli;
- Lastre (spesse o alveolari) da usare al posto dei vetri;
- Plafoniere, lampade, globi stradali ed altre componenti trasparenti per l’illuminazione.
Ad oggi, viene utilizzato soprattutto per sedute e tavoli dal design contemporaneo, spesso costituite da un solo elemento strutturale.
La produzione in termoformatura permette infatti di modellare le sagome più disparate, anche con elementi in sottosquadro, rendendo con ciò possibile la produzione di elementi originali ed ispirati ai design più moderni.
Designer famosi come Philippe Stark e Kartell hanno fatto dell’uso delle trasparenze un must per l’arredamento contemporaneo: ebbene, la quasi totalità dei complementi d’arredo che giocano con le trasparenze è prodotta in policarbonato, spesso tramite un processo di termoformatura.
Viene usato in particolare per sedute, tavoli, comò e mobili living dal gusto moderno, oltre che ovviamente per l’illuminazione. Anche ciotole ed utensili per la cucina trovano nel PC un’ottima materia prima, dalla resa eccellente e dai costi di trasformazione piuttosto abbordabili.
Polipropilene: leggerezza e praticità
Il polipropilene (PP) è un polimero termoplastico utilizzato per la produzione di innumerevoli oggetti di uso comune: dai tappi delle bottiglie ai cruscotti delle auto, dai bicchieri monouso alle banconote.
Nel settore dell’arredamento, trovano particolare applicazione le caratteristiche di durezza e resistenza: il PP è estremamente resistente infatti a trazione, agenti chimici, abrasione e la sua temperatura di esercizio può andare dai -5° ai 95°C.
La resistenza all’escursione termica fa del polipropilene, in particolare, il materiale perfetto per l’arredamento da esterni: sedie, divanetti, dondoli, tavolini e mobiletti da giardino.
Si usa anche per scaffalature ultraleggere, sedute e complementi d’arredo, scarpiere, mobili contenitori per bagni, divisori per ufficio. Anche sdraio e sedute da spiaggia sono costruite in polipropilene.
Come per gli altri materiali citati, la termoformatura si configura come il processo di produzione industriale più adatto a determinati usi del polipropilene: consente infatti di unire una grande libertà progettuale a tempi di lavorazione rapidi e costi contenuti, specie nelle piccole serie.