LMP è un’azienda che si occupa di lavorazione e termoformatura di materie plastiche e vetroresina da quasi quarant’anni.
Specializzata in particolare nella termoformatura sottovuoto da lastra, la nostra azienda è in grado di offrire al cliente il perfetto connubio tra gli alti livelli di qualità e professionalità che contraddistinguono un’attività dall’esperienza decennale e la possibilità di produrre a costi piuttosto contenuti.
Nata come piccola azienda, LMP è cresciuta negli anni grazie alla capacità di stabilire con il cliente un rapporto efficace, collaborativo e creativo:
quando l’esperienza ed il gusto del cliente vengono integrati nel processo produttivo, si può essere certi della buona riuscita del prodotto.
Se agli inizi si producevano essenzialmente caschi e componenti per motociclette in vetroresina, ad oggi il core business dell’azienda è proprio la termoformatura delle materie plastiche.
La termoformatura sottovuoto da lastra, in inglese vacuum forming, è infatti un processo di produzione industriale che presenta molti vantaggi, sia in termini economici sia per quanto concerne una certa libertà progettuale in fase di design e prototipazione del prodotto finale.
Ma cos’è la termoformatura sottovuoto da lastra? E quali materiali possono essere coinvolti nel processo? Perché si tratta di un processo così economico rispetto ad altre forme di stampaggio?
Cerchiamo di rispondere ad alcune delle domande che più di frequente ci vengono poste dai clienti.
Molto spesso ci viene chiesto come mai la termoformatura sia così economica, rispetto per esempio allo stampaggio ad iniezione. Altrettanta curiosità suscitano il processo di prototipazione e creazione dei modelli, ma anche alcuni dettagli sui materiali che possono essere lavorati in termoformatura.
Quali materiali possono essere lavorati attraverso la termoformatura da lastra?
Lavoriamo quotidianamente nei nostri stabilimenti vari tipi di materie plastiche, ovverosia materie organiche caratterizzate da un elevato peso molecolare, note come polimeri. Non è un caso se termoformatura, plastica, polimeri e materie plastiche siano citati quasi sempre insieme.
Nello specifico, vengono lavorate più di frequente plastiche come l’ABS, il Polietilene (PE) ed il Polipropilene (PP), che costituiscono la maggior parte degli oggetti in plastica di uso comune, dagli elettrodomestici ai componenti per l’illuminazione.
Altre plastiche, forse meno note ma dalle caratteristiche altrettanto spendibili, sono il Policarbonato (PC), il Teflon e il Polistirene (PS), molto usati rispettivamente per componenti per l’edilizia e per la produzione di attrezzature destinate ad uso alimentare.
Quali spessori si possono lavorare in termoformatura, e con quali risultati?
La termoformatura delle materie plastiche è un processo di produzione molto flessibile, che si adatta ad usi e risultati assai diversi tra loro. In merito agli spessori,
si va dai 0.4 millimetri delle classiche vaschette per alimenti ai 10 millimetri delle componenti che necessitano di maggiore resistenza.
In termini di tempi di produzione, si va dunque dai pochi secondi necessari per stampare 200/600 micron fino a qualche minuto per lo stampaggio di spessori oltre i 2 o 3 millimetri.
Per quanto riguarda i risultati, invece, si farà riferimento ad una delle caratteristiche salienti e più apprezzate della termoformatura di plastiche, e cioè l’estrema precisione che è possibile raggiungere sin dalla prima lavorazione del materiale.
Parliamo di ordini di grandezza inferiori al millimetro già per la lavorazione in macchina; con le successive fasi di rifinitura, tramite frese e robot da taglio CNC, si raggiunge una precisione inarrivabile per altri processi di produzione industriale.
Quali sono i vantaggi della termoformatura della plastica?
Come anticipato, il processo di termoformatura da lastra è generalmente più economico di altri metodi di stampaggio. Ciò è dovuto in primo luogo al fatto che in termoformatura la plastica si lavora a temperature più basse rispetto ad altre forme di stampaggio industriale: ciò influisce sia sui costi delle attrezzature e dei macchinari, sia sulla rapidità della produzione.
Inoltre, un enorme vantaggio è dato dalla libertà progettuale e di design del prodotto:
la termoformatura plastica consente lo stampaggio di molte cavità e sagomature sullo stesso pezzo, il che significa che consente di progettare ed usare un solo stampo anche per prodotti finali complessi o che presentino dei sottosquadro.
Altro vantaggio della termoformatura è che consente di stampare, a differenza dell’iniezione, anche spessori sottilissimi. Come vedremo di seguito, la termoformatura della plastica consente una precisione estrema, senza bisogno di ulteriori rifiniture.
Termoformatura plastica: come funziona la prototipazione di un oggetto?
Una peculiarità importante della nostra azienda è che
possiamo seguire in sede tutte le fasi di lavorazione del prodotto, incluse la progettazione, la prototipazione e la produzione del modello, che servirà da stampo per il macchinario che formerà – tramite suzione dell’aria – la lastra di plastica.
Ciò significa che ci occupiamo, con il know how proprio delle attività decennali, anche della progettazione e della costruzione dei modelli. Vediamo come funziona. A partire dal progetto tecnico e dalle caratteristiche desiderate per il prodotto finale, si decide innanzitutto se procedere con la costruzione di un prototipo, oppure di una piccola pre-serie che consenta di rilevare possibili criticità.
Se non sono richieste specifiche particolari, si può procedere direttamente con la costruzione del modello, che può essere fatto in legno, alluminio o in resine termoresistenti con carica d’alluminio, sempre in base alle esigenze richieste dal cliente per il prodotto finale.
La nostra azienda è in grado di offrire la realizzazione di modelli monoblocco di grandi dimensioni, fino a 4800x2600x1200 mm, senza nulla togliere a fattori importanti come i tempi di realizzazione e la qualità di finitura e precisione finali.
Il modello è nient’altro che un test di quello che sarà lo stampo vero e proprio, nel momento in cui si avvia la produzione in serie. Come anticipato prima, però, è possibile usare il modello anche per qualche prova di stampaggio in macchina, giacché le basse temperature proprie del processo di termoformatura sono abbastanza sicure anche per materiali delicati come il legno.